CLASSE
QUINTA B 1973 - EX ALUNNI DEL
LICEO SCIENTIFICO PAOLO
GIOVIO DI COMO
Eccoci qui riuniti, dopo trentasette anni, ad un tavolo di ristorante.
Forse vi chiederete: “Ma è la solita cena fra vecchi
compagni di scuola?” No, non è la solita. Era tanto che non ci si ritrovava
insieme a parlare fra di noi e scoprirci poi, nonostante il tempo trascorso,
fondamentalmente gli stessi di allora. È vero, qualcuno con pochi capelli,
qualcun altro con qualche ruga di troppo, però sempre in gamba e dinamici,
ciascuno con il proprio lavoro: chi ingegnere, chi dottore, chi libero
professionista, insegnante o semplicemente impiegato od operaio, ma tutti
comunque ancora pieni di voglia di fare e di portare a compimento nuove
iniziative.
Chi starà leggendo ora, mi riferisco ad un lettore molto più giovane di noi,
penserà che abbiamo certamente parlato con nostalgia dei vecchi gloriosi tempi
della scuola, dei professori, dei momenti felici trascorsi insieme e di quelli
un po’ meno felici.
È vero, abbiamo parlato anche di questo, del resto erano i nostri vent’anni
(!!!), certamente per parecchi di noi gioiosi e spensierati come è naturale che
sia. Però questi ricordi riaffioravano alla memoria tenendo ben aperti gli occhi
sul presente. Naturalmente le nostre piccole discussioni sono finite col
paragonare i ragazzi che eravamo noi a quelli di oggi, con la consapevolezza che
i nostri figli sono alle prese con problematiche diverse e anche con tenori di
vita ben più alti di quelli di allora, con computers e telefonini o quant’altro
di ancora più sofisticato la tecnologia offra loro e magari con nuovi e
sicuramente diversi pericoli. Forse è pure vero che noi riuscivamo a divertirci
di più anche con poco e ad assaporare come grandi conquiste anche le piccole
cose che ai nostri ragazzi ora sembrano dovute e sacrosante.
Oggi le cose sono cambiate ed ogni periodo va vissuto per quello che è:
l’importante è, da parte nostra, già non più giovani, trasmettere loro il nostro
sapere e le nostre esperienze con tanto affetto e senza mai tirarci indietro.
Ecco che subito, con la stessa veemenza che ci contraddistingueva allora, ci
siamo chiesti: “Perché non accompagnare questi momenti di raduno con iniziative
che possono essere d’aiuto a qualcuno meno fortunato di noi?
Perché non
sfruttare le nostre possibilità, conoscenze ed esperienze per far del bene?”
Allora abbiamo deciso di iniziare partecipando ad un progetto di adozione a
distanza. Poi abbiamo pensato di aprire un sito web per poter organizzare la
raccolta dei fondi ed allargare la cerchia di chi volesse eventualmente aiutarci
in questa ed in altre eventuali future iniziative benefiche.
Svilupperemo il sito dividendolo fondamentalmente in tre sezioni: questa, la
prima, dove parleremo delle nostre esperienze di giovani studenti di
quarant’anni fa, dei ricordi dei nostri vecchi professori, delle nostre attuali
professioni, il tutto corredato, dove sarà possibile, da fotografie di allora ma
anche degli incontri e delle cene di oggi.
La seconda sezione, ed è la più importante, riguarderà i progetti che abbiamo in corso e quelli che programmeremo in futuro. Infine sarà presente una terza sezione con elencati eventuali indirizzi per i contatti e la raccolta fondi per sostenere le nostre iniziative.
Il sito dovrà essere anche un punto di aggregazione dove discutere e confrontarci aprendo a tutti un piccolo forum con, diavoleria dei tempi moderni, un virtuale bicchiere di vino fra le mani o un caffè! Per assaporarlo per davvero rimandiamo agli incontri dal vivo, come ai nostri vecchi tempi del liceo, seduti in una pizzeria o in un bar.